Sotto una pioggia fastidiosa, la partecipazione alla fiaccolata per chiedere la chiusura definitiva della discarica di Celico, è stata superiore ad ogni più rosea aspettativa.
Si è trattato di un forte segnale inviato ad Oliverio da parte di una popolazione stanca di subire l’arroganza di chi continua ad utilizzare una discarica che negli anni ha ricevuto le autorizzazioni ad operare pur in assenza di requisiti fondamentali, ad iniziare dalle distanze minime dai centri abitati.
Questo territorio ha già dato, pagandone un prezzo altissimo, raccogliendo 115.000 metri cubi di rifiuti con la vecchia discarica e 1700 tonnellate la settimana negli ultimi due anni con la nuova. Dal 1 ottobre 2015 la discarica DEVE chiudere. Se non lo farà la regione ritirando l’AIA lo farà la popolazione presilana con in testa i sindaci. Di eventuali prove di forza se ne assumerà in pieno le conseguenze il governatore Mario Oliverio.
È necessaria un’inversione di tendenza, una nuova gestione dei rifiuti, un nuovo progetto complessivo per la nostra Regione che sappia valorizzare le istanze territoriali e sappia rispondere alle esigenze specifiche di ogni comunità, senza più decisioni calate dall’alto da una politica che nei decenni ha dimostrato tutta la sua incapacità e subalternità agli interessi affaristico malavitosi di chi lucra sui rifiuti.
25 settembre 2015
Comitato Ambientale Presilano